lunedì 20 agosto 2007



Cari amici,


come si poteva facilmente prevedere la reazione dei tedeschi è venuta puntuale come le stronzate di emilio Fede: boicottati i ristoranti italiani in Germania e titolo dei giornali a tutta pagina inneggianti a chiare lettere lo slogan MAFIA?! NO GRAZIE!
Dunque il made in Cina genera quotidianamente materiali la cui tossicità è attenuata dalle docili sembianze di una bambola avvenente per i più piccini e, in caso di parlamentare lontano dalla famiglia da più di una settimana e privo di pusher a disposizione, anche per i più grandicelli.
In casa nostra il made in Italy genera una ben più impressionante preoccupazione: quella di uscire per una tranquilla serata tra amici all'insegna di una approssimativa pizza napoletana e ritrovarsi coinvolto in una scena di c'era una volta in america!
Il responsabile Mattel dalla Cina ha dichiarato che i dirigenti dell'azienda erano tutti a conoscenza della pericolosità dei prodotti.
In Italia invece sembrava quasi come se ci si fosse dimenticati della faida di San Luca (di cui sinceramente anche un assiduo ascoltatore di telegiornale come me non aveva mai sentito parlare nonostante duri da circa vent'anni) e tutto ad un tratto i protagonisti della faida quasi indispettiti dalla totale assenza dalla scena mediatica nazionale hanno mostrato ai colleghi di Scampia e di Secondigliano che quando vogliono sanno varcare il confine dei Tg nazionali anche loro e, permettetemi il giudizio, con "grande stile".
Chiedo venia se la mia provocazione risulta un pò esagerata ma onestamente sono stanco di vivere in un territorio che negli ultimi anni passa alle cronache mondiali solo per spazzatura, omicidi, e scandali di ogni genere, mentre tutta la classe dirigente politica non muove un dito per cambiare le cose.
Non è possibile che nel confronto Berlusconi-Prodi non si sia nominata una volta la parola mafia o camorra o ndrangheta ma mille volte la questione meridionale. Come cazzo si fa a parlare di questione meridionale senza nominare le mafie. Che cazzo di interesse hanno i politici a lasciare le cose come stanno. Perchè il papa, invece di passare 7 mesi della sua esistenza a rompere le scatole sui Dico, non dice a Casini che se vuole continuare a prendersi i voti dei cattolici non deve permettere che Totò Cuffaro governi la Sicilia (quanto meno dopo l'uscita del reportage la mafia è bianca), e non dice a Mastella che prima di consacrare una persona deve quanto meno informarsi sulla sua appartenenza o meno ad associazione mafiosa (vedi Campanella).
Come possono i dirigenti di questo paese permettere che un eroe come Saviano venga toalmente ignorato, a parte un polverone di qualche settimana, e vengano ignorate le notizie contenute nelle 500000 copie vendute, mentre lui in nome della verità ha rinunciato alla sua vita?! Come si fa ad ignorare che solo la ndrangheta ha un giro di affari annui di gran lunga superiore alla finanziaria di quest'anno. Perchè invcece di parlare di Corona vallette e stronzate varie non si comincia a tartassare l'opinione pubblica con le cifre della mafia per far capire quanta ricchezza toglie dalle nostre mani?!
Perchè i giovani di San Luca devono sentire la presenza delle istituzioni solo quando c'è da salvare la faccia?!

2 commenti:

jurij m ha detto...

caro coda,
sono d'accordo su tutta la linea, tranne che per la santificazione di saviano. roberto è una bella persona che ha fatto un libro di cui c'era bisogno in italia, ha fatto conoscere al paese intero i meccanismi di alcune cose legate alla malavita che prima erano conosciute solo di chi quelle cose le viveva in prima persona nella quotidianità (tipo noi terroni, ad esempio). A me però non è mai piaciuto (anche quando le sue cose le ho lette in bozze, quando ancora non aveva firmato per nessun editore e noi come altri lo avremmo pubblicato ad occhi chiusi, anzi abbiamo fatto di tutto per pubblicarlo, ma lui ha scelto altro) il suo tono retorico, dell'eroe contro il mondo, senza macchia e senza paura. c'è una parte della realtà nel suo libro che lui non affronta, ed è la reazione della gente comune di fronte alla malavita che incombe ogni giorno col fiato sul collo, e cioè l'abbassare il capo per la paura, un aspetto importante, perché è la chiave di volta della forza che le mafie esercitano sul paese.
io non mi sono scandalizzato di fronte alle cose che diceva nei suoi scritti, sono cose che sono abituato a sentire fin da ragazzino, come te d'altronde. li abbiamo sentiti dalla voce della gente, noi li abbiamo visti i cantieri a zero sicurezza, le abbiamo viste le tonnellate di monnezza e il traffico della droga. e tutto il resto. ma il merito grande è che ora magari queste cose, questi meccanismi, li conoscono in molte più persone: come quelli del nord che pensavano che tutto ciò avvenisse solo nei film e negli sceneggiati con michele placido. in realtà roberto si è trovato in una cosa più grande di lui, da cui sta rischiando di essere risucchiato.
non voglio sembrarti superficiale o snob, di questa cosa ne riparliamo a voce, ci sono tanti altri piccoli aspetti della vicenda saviano che a me personalmente non piacciono. e riguardano una certa coerenza. ma ne riparliamo

Codadilupo ha detto...

Caro Juri

vedi, io non conosco il personaggio Saviano ne tanto meno l'uomo e ascolterò volentieri le tue argomentazioni. Penso, però, che il merito non sia da ricercare tanto nella diffusione della conoscenza perchè chi deve sapere, sa ora ma sapeva anche prima, ma nel fatto che, se veramente il nostro è un paese civile, adesso chi deve sapere non può far finta di nulla. Purtroppo mi viene il dubbio che il nostro paese sia cosi civile se il fenomeno Saviano esplode come una bomba nucleare ma poi si spegne come un cerino. Ho l'impressione che l'eccessivo clamore nasca proprio dal tentativo di far assumere anche a questa realtà i tratti della sceneggiata napoletana. Cosi acceda per La Casta e cosi accade per ogni servizio della Gambanella che in un paese civile dovrebbe avere come conseguenza civile almeno una nuova presa della Bastiglia ma che qui da noi viene totalmente ignorato. Allora pazienza se anch'egli ha ceduto alle regole del mercato, del resto la nostra storia ha dimostrato che l'Italia non si salva con gli eroi allora magari possono riuscirci le persone comuni con i loro limiti e le loro debolezze. Almeno lui per vivere non scrive tre metri sotto sto c.....!

Coda

stazione...un buon punto di partenza

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St. Raphael