
Marco Di Marco
In libreria dal: 28-03-2008
Nel 2000 il compianto dj della bbc John Peel chiese agli ascoltatori di votare per la migliore canzone del millennio: nei primi tre posti si classificarono ben due brani dei Joy Division, Atmosphere e Love Will Tear Us Apart. La band di Manchester nacque dalle ceneri della rivoluzione punk ed era capitanata dalla figura intensa e tragica di Ian Curtis, che si tolse la vita a soli ventitré anni nel maggio del 1980.
A dispetto di una carriera brevissima, i Joy Division rappresentarono la perfetta incarnazione del desolato paesaggio urbano dell’Inghilterra post-industriale, tradotto in una miscela musicale originalissima fatta di sonorità scarne e metalliche. Una terra di nessuno dominata dal gelo, dall’oscurità, dal fallimento, dalla perdita di controllo, dall’isolamento: tutte parole chiave nei testi di Curtis, leader carismatico dei Joy Division. Questo libro è un viaggio nell’universo lirico e nel cosmo profondamente umano di quel poeta visionario, che ha saputo dare al suo disagio – ma anche a quello di un’intera generazione, disillusa e stritolata dalla recessione economica – una rilevanza più ampia nutrendo il proprio immaginario apocalittico di numerosi e spesso enigmatici riferimenti letterari: da Ballard a Kafka, da Dostoevskji a Burroughs.
Nel 2000 il compianto dj della bbc John Peel chiese agli ascoltatori di votare per la migliore canzone del millennio: nei primi tre posti si classificarono ben due brani dei Joy Division, Atmosphere e Love Will Tear Us Apart. La band di Manchester nacque dalle ceneri della rivoluzione punk ed era capitanata dalla figura intensa e tragica di Ian Curtis, che si tolse la vita a soli ventitré anni nel maggio del 1980.
A dispetto di una carriera brevissima, i Joy Division rappresentarono la perfetta incarnazione del desolato paesaggio urbano dell’Inghilterra post-industriale, tradotto in una miscela musicale originalissima fatta di sonorità scarne e metalliche. Una terra di nessuno dominata dal gelo, dall’oscurità, dal fallimento, dalla perdita di controllo, dall’isolamento: tutte parole chiave nei testi di Curtis, leader carismatico dei Joy Division. Questo libro è un viaggio nell’universo lirico e nel cosmo profondamente umano di quel poeta visionario, che ha saputo dare al suo disagio – ma anche a quello di un’intera generazione, disillusa e stritolata dalla recessione economica – una rilevanza più ampia nutrendo il proprio immaginario apocalittico di numerosi e spesso enigmatici riferimenti letterari: da Ballard a Kafka, da Dostoevskji a Burroughs.
Marco Di Marco. Nato nel 1976, è autore della monografia Air. French Touch (Arcana, 2003). Collabora con la rivista «Il mucchio selvaggio», ha pubblicato racconti su «Linus» e nel 2007 è stato inserito nell’antologia di scrittori esordienti Voi siete qui (Minimum fax).